Jules Hoffmann e la Drosophila
Jules Hoffmann ha vinto il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia nel 2011. Lo ha vinto insieme a due colleghi: Bruce Beutler e Ralph Steinman. Sono stati i suoi studi sul sistema immunitario innato, quello che ci difende in modo aspecifico dall’attacco dei potenziali patogeni, a valergli il più ambito dei riconoscimenti. Studi che ha condotto sull’ormai celebre moscerino della frutta, la Drosophila. Le scoperte di Hoffmann ci hanno consentito di conoscere meglio il modo in cui questa parte del sistema immunitario funziona e in quali gruppi tassonomici è presente (la risposta è molti, per cui si tratta di un sistema molto antico).

Il premio Balzan e l’intervista
Per le sue ricerche Jules Hoffmann ha anche vinto il prestigioso premio Balzan nel 2007. In occasione dell’edizione di quest’anno, la fondazione che la organizza lo ha invitato a tenere una lectio magistralis al termine della cerimonia. Questo intervento si terrà a Milano, dopodomani (14 settembre). L’intervento di Hoffmann sarà dedicato alle pandemie del passato e a ciò che sappiamo del Covid-19; il titolo è: Le pandemie nella storia umana alla luce del Covid-19.
«La Lettura» del «Corriere della Sera» mi ha chiesto di intervistare il professor Hoffmann. Per me è stato un piacere e un onore poter discutere per una mezzora su Skype con un grande scienziato. Il professore è stato gentilissimo e molto disponibile, e capace di spiegare in pochi minuti concetti e meccaniche piuttosto complesse. L’intervista che ne è venuta fuori, e che per forza di cose riguarda in gran parte la pandemia che stiamo vivendo, è stata pubblicata sul numero del supplemento culturale che troverete da domani in edicola (potete invece già leggerla se avete l’app).

Il link
Sul sito del premio Nobel potete trovare informazioni su Jules Hoffmann e sulle sue scoperte. Basta cliccare qui.