Immaginare in tempi difficili
Ci aspettano tempi difficili. Anche se il mondo dovesse riuscire a superare la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19, grandi sfide ci aspettano dietro l’angolo: crisi ambientale, sovrappopolazione, sesta estinzione di massa delle specie animali, cambiamenti climatici e altre crisi sanitarie di portata mondiale. Niente di tutto ciò ha subito una battuta d’arresto, è soltanto passata in secondo piano (ma lo è era già prima).
Sono fermamente convinto che non cambieremo le cose prendendo la bicicletta una volta in più o chiudendo il rubinetto dell’acqua per trenta secondi mentre ci laviamo i denti. Sebbene queste azioni locali e personali siano determinanti, soprattutto per instaurare nuove pratiche e direzionare il mercato, il vero lavoro andrà svolto a livello dell’immaginario. Lì ci sono strategie. Lì ci sono risposte. Per chiunque, dal politico al semplice cittadino.
L’immaginario si nutre di tutto: è onnivoro. Per alimentarlo abbiamo bisogno di informazioni, miti immagini, dati, idee, storie, visioni, sogni, grafici, fotografie, schemi, leggende. Ma dove trovare tutte queste cose? Sono ovunque. Fuori dalla finestra, nel mondo, nei libri delle biblioteche, in rete. Per navigare occorre muoversi seguendo dei fari. Ho deciso di consigliarvene cinque.
I 5 consigli
Articoli, approfondimenti e idee su tutto ciò che riguarda la costruzione di un nuovo immaginario, per poter vivere su un pianeta danneggiato come il nostro. Come scrive Matteo Meschiari nel libro che ha lo stesso titolo del blog: «L’agenda è semplice, immaginare come forma di resistenza, come lotta creativa, verso un piano collettivo capace di salvare tutti». Il blog è gestito dallo stesso Matteo Meschiari e Antonio Vena.
Come proclama il form di registrazione: «Medusa è una newsletter bisettimanale che parla di Antropocene. Dell’impronta dell’essere umano sulla Terra, di cambiamenti climatici e culturali. Storie dalla fine del mondo per come lo conosciamo, ogni due mercoledì». La cura è di Matteo De Giuli e Niccolò Porcelluzzi, in collaborazione con Not. Qui il link alla pagina dove potete effettuare la registrazione e leggere le ultime uscite.
Seguite il Guardian (in inglese)
Da qualche anno il Guardian è il quotidiano internazionale di riferimento per quanto riguarda le inchieste sulla crisi ecologica in atto. Di particolare interesse è la sezione «Animal farmed»: uno sguardo sul mondo dell’allevamento intensivo degli animali (qui). Autorevole e sempre aggiornato, è un punto di vista imprescindibile sul mondo che stiamo vivendo e sulle politiche che guidano il nostro fare.
Il cambiamento climatico è la più grande sfida che dovremmo affrontare nei prossimi decenni. È un tema complesso, e per comprenderlo appieno servono numerose competenze. Un blog che offre numerosi approfondimenti e articoli dedicati al cambiamento climatico è Climalteranti. Puntuale, preciso, chiaro: è divulgazione scientifica di alto livello.
La rivista letteraria Ekostories (in inglese)
Si tratta di un sito americano che colleziona un’infinità di saggi e racconti dedicati al mondo naturale e alla sua crisi. Anni e anni di contributi che possono essere sfogliati e letti per contribuire alla costruzione di un nuovo immaginario. Il sito è in inglese e spesso contiene molti rimandi ad altri siti simili, che affrontano la crisi ecologica con piglio narrativo.
Il link
Ho già inserito moltissimi link, ma voglio comunque mettere quello finale. Una conferenza TED ben fatta è quello che ci vuole per riempire una ventina di minuti in cui non avete nulla da fare. Qui trovate una selezione delle migliori conferenze TED sulla crisi ecologica in atto.