Interessi in comune
Conosco Francesco Guglieri da qualche anno. Non lo conosco che di vista, forse abbiamo scambiato due parole a un festival letterario o un saluto durante un’affollata presentazione di libri. Conosco Francesco soprattutto attraverso i suoi articoli (mi piacevano in particolare quelli su IL, magazine del Sole 24 Ore) e i suoi interventi in occasione di tour italiani di autori famosi. C’è una cosa che mi è sempre piaciuta di lui: presentava libri e parlava con autori che mi sarebbe piaciuto un mondo presentare e con cui avrei fatto volentieri una chiacchierata. Insomma, i nostri gusti e i nostri interessi coincidono parecchio.
La conferma l’ho avuta quando mi è capitata sulla scrivania una copia del suo libro, pubblicato da Laterza: Leggere la terra e il cielo. Letteratura scientifica per non scienziati (qui la scheda). Ebbene, se questa maledetta pandemia non avesse interrotto il balletto delle presentazioni, avrei fatto di tutto per sedermi accanto a Francesco davanti a un pubblico per parlare con lui di questo libro. Forse ci sarà tempo per rimediare, magari più avanti, magari in occasione di un festival o di una rassegna specifica. Perché questo desiderio, direte voi. Be’, perché si tratta di un libro che si muove in quella intersezione di saperi che amo frequentare: quella che unisce scienza e discipline umanistiche, scienza e libri divulgativi, mondo scientifico e mondo umanistico.
La meraviglia della scienza
Francesco è un letterato di formazione che ha una sana passione per i libri che parlano di scienza. Lo spiega bene nella bellissima introduzione al volume. Secondo lui i libri di scienza riescono a spiegare bene la complessità del mondo contemporaneo e quando un lettore si mette in testa di iniziarne uno spesso è guidato, e poi pervaso, da un senso di meraviglia, di stupore, di incanto. Comprendo bene questa sensazione, perché è la stessa che mi ha portato a iscrivermi a biologia all’università e a fare della divulgazione parte del mio lavoro attuale. Quello stupore è ciò che guida (spesso, ma non sempre purtroppo) gli scienziati e i divulgatori nella loro opera: tentare di spiegare come funziona il mondo, il nostro pianeta, l’universo.
Non mi dilungo oltre, perché potete leggere su L’Indice dei Libri del Mese online che cosa ho scritto a proposito di Leggere la terra e il cielo (trovate il link in fondo al post). Vi dico soltanto che è uno di quei libri che fa venire una voglia matta di leggere altri libri. Si tratta infatti di un viaggio esplorativo nello scaffale su cui sono riposti i migliori libri di scienza degli ultimi quarant’anni. Hawking, Gould, Morris, Dawking, Rovelli, Quammen, Kolbert… l’elenco degli autori è lungo. Insomma, vale davvero una lettura.
La recensione
Potete leggere la mia recensione al libro di Francesco Guglieri a questo indirizzo.
Buona lettura!