La docuserie Tiger King
Non avete ancora visto la serie del momento, Tiger King? No? Be’, dovete rimediare. Si tratta di una docuserie in otto puntate distribuita da Netflix. È senza dubbio la serie del momento, la più chiacchierata. Perché mai un prodotto televisivo che parla di zoo privati americani e possesso di grandi felini è diventata oggetto di analisi dettagliate e longform appassionati su numerose testate? L’origine di questo grande successo va ricercato sia nell’originalità (e bizzarria) dei fatti che racconta, sia nella capacità di chi l’ha creata di incentrare la narrazione su un conflitto (quello tra zoo e santuari che ospitano i felini, per intenderci) mostrando di fatto come da ambo le parti ci siano luci e ombre.
Per dare un’idea di quello che Tiger King è rimando semplicemente al trailer, che potete vedere qui.
Un gran numero di felini
La docuserie può vantare un gran numero di riprese spettacolari dedicate ai grandi felini che sono ospitati negli zoo e santuari a cui è dedicato il racconto. Si tratta ovviamente di felini in cattività, ospitati in zone urbane o semi-urbane. La spettacolarizzazione a cui sono sottoposti potrebbe essere oggetto di un intero articolo, per cui non ne parlo qui, anche perché è uno degli argomenti della serie stessa.
Durante la visione degli episodi, sono stato colpito da alcuni esemplari in particolare: gli ibridi felini. Si tratta di incroci fra specie più o meno comuni di felini (il caso più tipico è l’accoppiamento fra tigre e leone) solitamente poco comuni in natura, anche per motivi geografici. Negli zoo invece l’accoppiamento può avvenire e, spesso, in modo più o meno dichiarato, è incoraggiato dai proprietari per ottenere esemplari molto rari in grado di attirare più pubblico di quanto farebbe un semplice leone o un leopardo.
Il ligre
Uno di questi ibridi è il felino più grande del mondo. Si tratta del ligre, un incrocio fra un leone maschio e una tigre femmina. Ne esistono nel mondo un centinaio di esemplari, tutti nelle gabbie di zoo, in gran parte cinesi e americani. Il ligre raggiunge dimensioni davvero ragguardevoli ed è un ibrido di grande impatto visivo, motivo per cui è così ambito fra i proprietari degli zoo. Le immagini che si vedono in Tiger King dimostrano la maestosità di questo animale, purtroppo ridotto a un mero pupazzo al di là delle sbarre di una gabbia.
Ha un senso in termini di conservazione incoraggiare la “produzione” di ibridi di questo genere? La risposta è no, ma non mi dilungherò qui in proposito, rimandando al pezzo che ho scritto per Esquire Italia.
L’articolo
Del ligre, di Tiger King, degli ibridi felini e del dibattito etico sulla loro esistenza in cattività ho scritto un pezzo su Esquire Italia. Lo potete leggere qui.
Buona lettura.