La Grande Estinzione

Qualche settimana fa, alla Libreria Trebisonda di Torino, ho presentato L’Ora del Mondo, l’ultimo romanzo di Matteo Meschiari (pubblicato da Hacca). Matteo è un autore molto prolifico, nei prossimi mesi usciranno diversi libri, fra cui altri due romanzi che andranno a formare insieme a quello citato poc’anzi una vera e propria trilogia.

Da poco meno di un mese Matteo è in libreria con La Grande Estinzione, un piccolo libricino pubblicato da Armillaria che, come si suol dire, contiene moltitudini. Il sottotitolo spiega il contenuto: Immaginare ai tempi del collasso. In poche parole, partendo dal presupposto che stiamo vivendo una crisi globale innescata dalla immensa impronta che l’umanità genera sul pianeta, Matteo si chiede che tipo di narrativa e di fiction potranno aiutarci a vivere i tempi difficili che sicuramente ci aspettano.

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Il sottoscritto e Matteo Meschiari alla Libreria Trebisonda. La foto è di Malvina Cagna.

Sono rimasto folgorato dalla potenza di queste pagine. Matteo è riuscito a inserire dentro a questo piccolo manifesto un po’ d tutto: libri, riflessioni sulla narrativa, dati scientifici, spunti, consigli di lettura, prospettive insolite, digressioni antropologiche, proposte coinvolgenti. Dopo averlo finito, mi sono deciso e ho proposto un pezzo a La Lettura del Corriere della Sera. Dopo qualche giorno il pezzo era pronto (lo trovate sul numero #418, in edicola domenica 8 dicembre 2019).

Ho diviso il pezzo in brevi capitoletti. Ogni capitolo riguarda un aspetto trattato nel libro. Associato a ogni argomento ho inserito alcuni titoli che, secondo me, ben rappresentano opere che fanno parte di ciò che Matteo chiama “Il Grande Romanzo dell’Antropocene”. Ecco i temi:

  • Il ruolo dell’immaginazione
  • L’attitudine cosmologica
  • Leggere di scienza
  • Il frantumarsi del tempo
  • Il ruolo dello spazio
  • L’animismo
  • Le retroapocalissi
  • L’utopia
  • Il romanzo diffuso

Credo che il discorso portato avanti da Matteo, una sorta di continuazione dell’appello firmato da Amitav Ghosh nel libro La Grande Cecità, sia fondamentale. Credo che chiunque si occupi di libri, di scrittura e di arte dovrebbe leggerlo. In un certo senso, La Grande Estinzione è una “chiamata alle armi”. Fiction is action, si legge nelle ultime pagine. Non dovremmo mai dimenticarlo.

Oltre a dar voce alle proprie idee in romanzi (e non solo, lo vedrete presto…), Matteo è a capo del progetto che ha lo stesso nome del libro: La Grande Estinzione. Insieme ad Antonio Vena sta coordinando una serie di progetti di scrittura collettiva, denominati TINA (in ricordo della quindicenne canadese Tina Fontaine, il cui omicidio ha riacceso il dibattito sui numerosi casi di donne indigene assassinate in Nord America). Se pensate che questi temi siano importanti e che chi scrive possa dire la sua e contribuire a cambiare le cose, a fondare un nuovo immaginario, bene, consultate il sito de La Grande Estinzione.

Ci vediamo lì.

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