Il 2018? Un (altro) anno bollente…
Per voi il 2018 è stato un buon anno? Per me è stato un anno magnifico. Purtroppo, per al clima terrestre non andata altrettanto bene. In questi giorni diversi istituti di ricerca e riviste di settore hanno pubblicato i dati relativi alle temperature del 2018. La situazione è drammatica, in particolare quella rilevata sul nostro territorio: pochi giorni fa il CNR ha diffuso questo comunicato stampa, in cui si legge:
Il 2018 è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi per l’Italia. Con una anomalia di +1.58°C sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000) ha superato il precedente record del 2015 (+1.44°C sopra la media).
Fermatevi un attimo e pensate: nei vostri ricordi, il 2018 è stato un anno particolarmente caldo? La mia risposta è no; non ho un ricordo terribile del 2018 per quanto riguarda le temperature. E voi? Immagino la pensiate come me. Tuttavia, sono i dati raccolti a raccontare la verità sull’anno appena concluso e non la nostra percezione della temperatura. Una verità davvero bollente. Un articolo pubblicato su Climalteranti (qui) spiega la situazione mese dopo mese:
Nonostante l’aumento di temperature in Italia non possa che ritenersi impressionante, nella percezione della gente comune il 2018 non viene considerato un anno particolarmente caldo. Soprattutto l’ondata di freddo tra la fine di febbraio e marzo ha fatto parlare qualcuno addirittura di “anno senza primavera”, mentre i dati ci dicono che, se è vero che febbraio è risultato sotto media (-1,01 °C – ma febbraio fa ancora parte dell’inverno) e marzo nella media (+0,09 °C), aprile è stato di gran lunga sopra le medie (+3,5 °C), ed anche maggio ha mostrato un’ampia anomalia positiva (+1,76 °C), per cui la primavera è stata in realtà decisamente più calda della norma. Per quanto riguarda l’estate e l’inizio autunno, i mesi da giugno a settembre hanno fatto registrare anomalie positive e superiori a 1,6 °C (rispettivamente 1,68; 1,83; 1,7; 1,82 °C), pur mancando ondate di caldo particolarmente intense e lunghe, come era accaduto in altri anni recenti.
Il CNR segnala che anche in altre nazioni europee i dati sono in linea con quelli nostrani. Anche in Germania, Svizzera, Francia e Austria il 2018 è stato l’anno più caldo da quando sono disponibili le osservazioni.
Ultima nota prima di chiudere: come sottolinea il CNR, non bisogna valutare l’anomalia del 2018 come un dato a sé. Bensì, è necessario prendere questo dato e inserirlo in un contesto ben più ampio. Per esempio, riporta il comunicato: significativo è il fatto che tra gli ultimi 30 anni più caldi dal 1800 a oggi, ben 25 di essi siano successivi al 1900!
Un incontro con Luca Mercalli
Di questa situazione e di cambiamenti climatici in generale parleremo martedì 15 gennaio, ore 18:30, alla Libreria Bodoni (via Carlo Alberto 41) di Torino con un ospite d’eccezione: Luca Mercalli. L’incontro, parte del ciclo “Cosmogonie. Il racconto delle scienze” (qui maggiori dettagli), vedrà il sottoscritto e il dott. Mercalli discutere dei temi soprariportati e presentare il suo ultimo libro, Non c’è più tempo (Einaudi, qui). Non mancate!