Il ritorno dell’Ebola in Africa Centrale
Oggi Il Tascabile ha pubblicato un articolo che ho scritto la scorsa settimana a proposito dell’Ebola. Si tratta di un pezzo lungo e articolato che tenta di ricostruire la storia, sia scientifica che culturale, di una zoonosi che purtroppo conosciamo ancora troppo poco.
Dopo la devastante epidemia che ha colpito l’Africa Occidentale nel 2014, Ebola è tornata a colpire quest’anno, in due aree distinte della Repubblica Democratica del Congo. Per l’ora l’emergenza non è grave come quattro anni fa, ma la situazione potrebbe aggravarsi. Ho pensato dunque che sarebbe stato utile e interessante esplorare alcuni aspetti degli Ebolavirus e della malattia che provocano nell’uomo (e non solo).
In particolare, degli Ebolavirus conosciamo pochissimo l’ecologia e i cicli vitali. Non sappiamo di preciso quali siano le specie serbatoio, cioè quelle in cui il virus vive senza provocare danni. Si tratta di informazioni fondamentali per poter comprendere in quali aree i virus siano più diffusi e soprattutto come riescano a effettuare il salto di specie (lo “spillover”), contagiando gli esseri umani.
Colgo l’occasione per segnalare un paio di libri sull’argomento a dir poco fondamentali:
- Davide Quammen, Spillover (Adelphi);
- Joseph B. McCormick, Susan Fisher-Hoch, Cacciatori di virus (Rizzoli).
Per tenersi informati sull’Ebola e sull’epidemia in corso potete consultare le pagine dedicate sul sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (qui), sul sito del Center for Disease Control and Prevention (qui) e sul sito del Ministero della Salute (qui).
Buona lettura.
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