#MakoBlog1 – Il perché della linea laterale

Per lungo tempo ho avvertito un senso di smarrimento. Accadeva ogni volta che scrivevo qualcosa, ogni volta che un sito pubblicava una mia recensione o un mio articolo, ogni volta che in rete compariva il mio nome. Qualcuno riuscirà a trovarmi? O sarò per sempre spezzettato, diviso in una miriade di Horcrux digitali?

Risultati immagini per gif voldemort death
Una strategia che, si sa, alla fine non paga.

Nel momento esatto in cui questo sito/blog è andato online ho capito una cosa: l’ansia che provavo era generata dall’assenza di un luogo mio e mio soltanto, e non dipendeva affatto dagli altri o dalla paura che il mondo non riuscisse a capire chi fossi o cosa volessi dire. Era un fatto mio, personale. La mancanza di un porto, o di un luogo simile a un archivio o, se volete, a una biblioteca. Questo per mettere in chiaro il primo punto: ho aperto questo sito/blog per me stesso, affinché contenesse le mie parole, le mie idee e le mie impressioni sui libri e sul mondo. Se qualcuno di voi lo leggerà e lo troverà interessante, allora avrò preso due piccioni con la proverbiale fava.

Ma perché La Linea Laterale? Che cosa vuol dire? Ha un’anima? Se sì, quale? Questo è il secondo punto. La Linea Laterale, come potete leggere qui, è un sistema sensoriale. Questo blog/sito, dunque, sarà sia una modalità di percezione sia un percorso. Perché agirà lateralmente, tentando di tracciare sentieri non ancora intrapresi, e perché si farà percorso via via che i contenuti ne delineeranno azione e direzione. L’obiettivo ultimo è disegnare una mappa che rispecchi – attraverso libri, interviste, parole, rappresentazioni e narrazioni – la “contraddittoria complessità” del reale.

Dato che ogni viaggio, anche il più lungo, inizia con un semplice passo, non ho potuto fare a meno di utilizzare un blocco di partenza. Si tratta di tre direttrici, gli inglesi direbbero scripts, che intendo seguire. Chiamateli argomenti, linee guida, categorie: #polemos, #bios, #mimesis. Li descriverò strada facendo, ma sappiate che riguardano la guerra, l’ambiente e l’atto stesso dello scrivere. Tutti e tre hanno qualcosa in comune: i libri.

Perché c’è una pinna di squalo in copertina? Perché gli squali hanno la linea laterale, perché gli squali mi fanno paura e perché ciò che sta sotto la superficie di solito è più interessante di ciò che riflette la luce del sole.

Il vostro Mako

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close